
2019, marmo bianco di Carrara Canaloni, 60 x 35 x 30 cm
Nel mese di Febbraio la mia scultura “bagnanti”, raffigurante una coppia immersa nella vasca da bagno è sparita, rubata da qualcuno. Con lei è stata portata via anche un’altra in gesso di minor valore, che stava a distanza di qualche metro sempre nel giardino. Le sculture non erano enormi e non si notavano molto se non si guardava attentamente tutto il prato. Tuttavia non erano nemmeno così facili da portare via, perché pesavano svariate decine di chili.
Forse i ladri erano in due e possedevano una macchina o almeno un trabiccolo dove caricarle. Probabilmente frequentavano l’ambiente limitrofo, forse erano giardinieri o qualcosa di simile, oppure niente di tutto ciò. Magari il ladro è un insospettabile, un cleptomane che ruba per rubare oppure un efferato faccendiere che sa come vendere anche un sasso. Chissà chi è ?? Mi piacerebbe un giorno conoscere la storia di come è andato il furto.
Non è la prima volta che rubano una mia scultura purtroppo.
Sempre in Toscana sotto il mare dell’isola d’Elba, commissionata da Elisa Savoia, era stata depositata nel 2010, adagiandola in mezzo a una nuova barriera corallina, una scultura dedicata a Paolo Rigo, un maestro della subacquea mantovana. Il lavoro, di un peso esatto per non essere spazzato via dalle maree, era stato calato nelle acque usando dei palloni ingegnerizzati e depositato sul fondale. Un giorno Elisa inabissandosi per l’annuale pulizia dell’opera, scoprì con gran dolore che la scultura era stata rubata!

Ancora oggi trovo strano e altamente improbabile che una scultura venga rubata eppure l’esperienza mi dice diversamente.. La cosa più incredibile sarebbe se un giorno tornassero indietro insieme al racconto di cosa gli è accaduto in questo tempo, chissà ..