La commissione faraonica di Damien Hirst e François Pinault 

Museum Specimen of Giant Clam Shell, bronzo dipinto 57x82x69.2 cm

Dopo quasi 10 anni le botteghe di scultura e gioielleria più prestigiose di Europa hanno riaperto i loro cancelli chiusi al pubblico per contratto. Tanto tempo ha preso la lavorazione segreta delle opere di Damien Hirst “Treasures from the Wreck of the Unbelievable“. 

Extraordinarily Large Museum Specimen of Giant Clam Shell, Bronzo dipinto 116x167x144 cm

Centinaia di professionisti dalle mani d’oro, hanno avuto il privilegio di essere cercati per la loro unicità, per il loro saper fare e conoscere tecniche quasi dimenticate di lavorazione dei materiali preziosi. 

Hand in Prayer, Malachite vernice e agata bianca 21.5×18.1×13.3 cm

Hator (oro), Matita, inchiostro e foglia d’oro su vellum 75.9×63 cm

Hator, Oro, argento e turchese 61x85x15 cm

Una commissione così enorme e ricca da rimanere senza paragoni, confrontabile solo con quella degli imperi del passato o dei colossal hollywoodiani. 

Aspect of Katie Isthar ¥o-landi, Bronzo e foglia d’oro 164,5×90,9×66,6 cm

Oltre all’abbondanza materiale anche il fattore tempo ricorda il fasto antico. Un investimento di 10 anni, oggi che il grattacielo più alto del mondo si costruisce in soli 19 giorni. Un’abbondanza temporale che rende l’impresa memorabile per l’avvenire delle creazioni di rilievo.

 The Several Head of Medusa, Oro, argento 32×39.7×39.7 cm The Several Head of Medusa, Malachite 38×49,6×52 cm

The Warrior and the Bear (Bronze), Inchiostro e foglia d’argento su vellum 71,9×54,7 cm

The Warrior and the Bear, Argento, vernice 43.2×23.4×27 cm
The Warrior and the Bear, Bronzo 713x260x203 cm


The Diver, Bronzo 473x90x83 cm

Hermaphrodite, Bronzo136,3x48x30 cm

Skull of Unicorn,  Cristallo di Rocca e agata bianca 139,5x22x58 cm


Quetzalcoatl, Oro e argento 50.5×23.9×23.5 cm

Huehueteotl and Olmec Dragon, Argento, vernice 53x44x40 cm

A collection of natural gold ore formed on rocks and minerals salvaged from the wreck of the “Unbelievable”

Dopo tutto lo splendore inebriante di questa mostra, ci viene da dire che sarebbe bello un catalogo che ritrae e racconta gli aneddoti di tutti gli artigiani/artisti che vi hanno preso parte contribuendo con il loro genio alla creazione di tanta magnificeza. In quanto noi li riteniamo importanti quanto i due audaci e visionari committenti, Damien Hirst e François Pinault

Bust of the Collector – ritratto di Hirst in bronzo patinato- 81x65x36,5 cm

Purtroppo di questi maghi del saper fare ancora non ci è dato da sapere. Ma dal mio canto posso dire qualcosa della scultura chiamata Proteus (per la sua capacità di trasformarsi e cambiare forma) avendo avuto il piacere di conoscere il direttore artistico che ha realizzato l’opera,  incontrata fortuitamente in un bar di Pietrasanta appena rientrata dal vernissage. La quale dal suo punto di vista mi conferma l’emozione che ha trovato in questo confronto internazionale delle belle arti!!

Proteus, Granito nero 120,7×173,4×111,1 cm

Come dicevo la presenza massiccia di materiali preziosi splendidamente forgiati, porta inevitabilmente ad inebriare i sensi e si può rimanere enfatuati per alcuni giorni dall’esperienza appena vissuta, almeno fino alla prossima gita a Venezia 

Tadukheba, Marmo di Carrara, smeraldi e cristallo di rocca 43,7×30,2×26,5 cm

Virgin Rocks

Laboratorio didattico in progress sulla percezione della natura in arte, l’immedisimazione con essa e la meditazione tramite pratiche come il rock balancing

La cultura asiatica e le sculture di pietra, la cultura metamorfica sciamanica e il simbolo del filo d’oro

Lo trovo entusiasmante 😎🙏🏼

PALCO

palco

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La vetrina PALCO nasce dalla collaborazione tra un industrial designer, un falegname e uno scultore con l’obiettivo di esporre oggetti di diverse grandezze all’interno di un’unica super cornice. Davide Fante, Giampietro Corghi e Marco Galafassi hanno unito le proprie competenze sviluppando una vetrina con tre camere espositive a gradoni. Il risultato è un vero e proprio palcoscenico espositivo.

foto marius mele

dimensioni: cm 200 x 140 x 40
materiale: legno, cristalli, alluminio, luci led
anno: 2016
info:  marco.galafassi@gmail.com

GAM, alla Casa del Mantegna

Cavallino partecipa all’esposizione, intitolata GAMche si svolgerà presso la Casa del Mantegna dal 19 febbraio al 13 marzo 2016, curata da Vincenzo Denti e  Gianfranco Ferlisi.

Cavallino è un’opera di origine letteraria, ispirata alle lezioni americane di Italo Calvino e al mito del cavallo alato che sconfigge l’inerzia e la pesantezza del mondo. La scultura cresce come un Pegaso dal sangue corallino della Gorgone, cavata dal più fine dei marmi, quello statuario di Carrara. Iniziata nel 2003 e sbozzata a subbia, è stata abbandonata per lungo tempo nel fondo di uno studio a Castelpoggio (MS) trovando la sua forma definitiva solamente sei anni dopo nella campagna di Borgoforte (MN). Il suo marmo, appartenente ad una vena oramai esaurita dello statuario apuano, ha presentato il fenomeno rarissimo di inclusioni fluide all’interno dei cristalli. Infatti, sotto l’effetto della levigatura, al centro del cavallino è comparsa una macchia liquida e pigmentata rosso scuro, forse di un minerale ferroso. Il fenomeno inedito di questo marmo, qui, scopre ulteriormente la valenza fisica e spirituale della sua materia.

Cavallino, 2008, marmo statuario di Carrara, cm 52 x 110 x 52

Cavallino, 2008, marmo statuario di Carrara, cm 52 x 110 x 52