I Disegni di Giulio

Ecco diversi disegni a matita nera, inchiostro bruno e acquarellature, eseguiti da Giulio Romano per la corte di Mantova

Alcuni di questi trasformati in affresco, dalla sua bottega e sotto la sua guida, si possono in questo momento comparare uno di fronte all’altro, l’idea fresca del disegno e la sua impressione a fresco su pareti e volte

I disegni di Giulio si possono mirare lungo un percorso che parte dal Castello di San Giorgio, sale alla Corte Nuova e passa per l’appartamento ufficiale di Federico II Gonzaga e la Rustica, cogliendo l’occasione anche per scoprire nuove parti del Palazzo (vanta più di 500 stanze) appena aperte dopo i restauri, che lasciano senza fiato

Mantova regala sempre cose bellissime, sono sempre molto grato e meravigliato di come ogni anno appaiono nuove meraviglie

Come questo affresco appena scoperto e visibile prima ancora di essere studiato e attribuito

Forse il monte Olimpo

PALCO

palco

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La vetrina PALCO nasce dalla collaborazione tra un industrial designer, un falegname e uno scultore con l’obiettivo di esporre oggetti di diverse grandezze all’interno di un’unica super cornice. Davide Fante, Giampietro Corghi e Marco Galafassi hanno unito le proprie competenze sviluppando una vetrina con tre camere espositive a gradoni. Il risultato è un vero e proprio palcoscenico espositivo.

foto marius mele

dimensioni: cm 200 x 140 x 40
materiale: legno, cristalli, alluminio, luci led
anno: 2016
info:  marco.galafassi@gmail.com

GAM, alla Casa del Mantegna

Cavallino partecipa all’esposizione, intitolata GAMche si svolgerà presso la Casa del Mantegna dal 19 febbraio al 13 marzo 2016, curata da Vincenzo Denti e  Gianfranco Ferlisi.

Cavallino è un’opera di origine letteraria, ispirata alle lezioni americane di Italo Calvino e al mito del cavallo alato che sconfigge l’inerzia e la pesantezza del mondo. La scultura cresce come un Pegaso dal sangue corallino della Gorgone, cavata dal più fine dei marmi, quello statuario di Carrara. Iniziata nel 2003 e sbozzata a subbia, è stata abbandonata per lungo tempo nel fondo di uno studio a Castelpoggio (MS) trovando la sua forma definitiva solamente sei anni dopo nella campagna di Borgoforte (MN). Il suo marmo, appartenente ad una vena oramai esaurita dello statuario apuano, ha presentato il fenomeno rarissimo di inclusioni fluide all’interno dei cristalli. Infatti, sotto l’effetto della levigatura, al centro del cavallino è comparsa una macchia liquida e pigmentata rosso scuro, forse di un minerale ferroso. Il fenomeno inedito di questo marmo, qui, scopre ulteriormente la valenza fisica e spirituale della sua materia.

Cavallino, 2008, marmo statuario di Carrara, cm 52 x 110 x 52

Cavallino, 2008, marmo statuario di Carrara, cm 52 x 110 x 52