il Coraggio della Vergogna

In questi ultimi giorni la mia percezione paranoica si è ridimensionata, ho avuto modo di sviluppare qualche sicurezza concreta e mi sento meno minacciato dalle tensioni sociali e ricatti di sospensione.
Come un trionfo è cresciuto sul mio ego “il coraggio della vergogna”. Una dote di cui ero privo, che inseguivo e che ieri ho ripreso in mano per l’ennesima volta, parlando al collegio dei docenti tra 200 proff. dove, come spesso accade, il dirigente mi ha parlato sopra, tagliandomi bruscamente, proprio come nei talk show all’ultimo grido. Ieri più dell’altro ieri, non mi ha scosso mostrare la voce rotta dall’emozione, non mi ha scosso non poter dialogare su punti che ritengo di fondamentale importanza, non mi ha scosso vedere tutti, o quasi tutti, scappar via da uno specchio che li spaventa, non mi ha scosso così tanto.. ma sempre un po’ meno

È difficile di fronte una massa giudicante e allineata, parlare, buttarsi e accettare il sapore amaro della verità a cui si va incontro, è difficile per tutti non solo per me. Il coraggio della vergogna di stare senza maschera, accettare le respinte e i rifiuti senza identificarsi con questi, una esperienza terrorizzante che quando l’affronto mi fa sentire sempre più vivo e sempre più libero

Come ha commentato una mia collega “ho toccato con mano lo strappo nel cielo di carta” . La vergogna che si prova scoprendo cos’è l’uomo e il coraggio di guardarci dentro. La beatitudine di accettarlo.

educazione civica

Oggi una parte del mio lavoro come formatore della persona ha preso più slancio e valore. Si è aggiunta anche l’educazione civica come dialogo costante e consapevole con la classe. Non che prima non fosse importante e ora sì perché dallo scorso anno svolgere ore di ed. Civica è un adempimento obbligatorio per i professori, ma oggi più di ieri è diventata chiara la sua importanza, e insieme sono maturati anche i miei tempi personali; del resto ognuno è costretto a seguire i propri.

Grazie al cielo studiosi autorevoli sono arrivati molto prima del sorgere delle mie domande a rispondere su: a che punto siamo? Cosicché li possiamo leggere, studiare, criticare e restituire con le nostre parole.

adoro avere buoni occhiali da lettura e poterli usare con un buon libro

Le serrande di Puccini

Dipingere insieme agli studenti le opere di Puccini, su 12 serrande metalliche nel centro di Lucca, poteva essere impresa ardua e rovinosa, vista la naturale inesperienza della scuola in questo ambito. Cosa ancora più allarmante il fatto che queste pitture, in smalto da cancellata, sarebbero spuntate nel cuore di un centro storico tra i più belli d’Italia, rischiando di cozzare e stridere con i palazzi e le chiese di bellezza secolare.

Invece è stato il contrario, i passanti ringraziavano i ragazzi e gli artisti esclamando: “ Bravi, finalmente un pò di colore!” e in diversi sono stati così entusiasti da intraprendere commissioni private.

Qualcosa ha voluto e ha fatto in modo che tutto il progetto sia stato un grande successo; forse è merito della valida progettazione fatta a scuola, della sicura supervisione dell’art director, dell’utilizzo dei migliori colori sul mercato, del prezioso contributo degli artisti in gioco, della notevole buona sorte e probabilmente anche e soprattutto, della voglia e dedizione che gli studenti hanno dimostrato e riversato lungo via San Paolino, via di Poggio e piazza della Cittadella. Grazie a tutto questo il simposio di street art pucciniana è stato un grande successo.

I rubinetti pubblici utili al nostro lavoro offerti dalla bella Lucca, le vasche della "Pupporona"

Due donne, le donne di Puccini, fondatrici dell’associazione culturale la Bohemé, il soprano Silvana Froli e il segretario artistico Tiziana Criscuoli, sono state loro ad aver avuto l’idea di utilizzare il linguaggio di strada, la street art, per ricordare a tutti l’opera di Puccini, chiedendo di creare questo racconto visivo ai giovani studenti del Liceo Artistico Passaglia. Il loro associazionismo e la loro passione ha fatto anche in modo di reperire i fondi e le concessioni necessarie per realizzare l’intera opera – Viva le sentinelle di Lucca!

Dodici opere pucciniane raffiguranti dodici donne, 6 di queste agli studenti e 6 agli artisti. Una spartizione che ha caratterizzato profondamente il progetto, attuando il modo più nobile di fare scuola, dando vita ad un vero simposio, dove gli allievi lavorando insieme ai maestri si sono scambiati saperi vicendevolmente. Qualcosa che ricorda da vicino le botteghe passate dell’arte italiana, dove gli allievi toccavano l’opera dei maestri.

L'art director Marco Galli (Marco Fine) che esegue la sua "LE VILLI" facendosi aiutare dagli studenti del liceo.

Dodici opere, 6 realizzate dagli artisti: Marco Fine per le Villi, Rick Rojnic per Suor Angelica, Rosmunda per la fanciulla del West, Giulia Oblo per Gianni Schicchi, Am’lrumdame per Tabarro, Gammaphi per Turandot

Rick RojnicSuor Angelica

Rosmunda - la fanciulla del West

Giulia Oblo – Gianni Schicchi

Am'lrumdameIl Tabarro

Gammaphi - Turandot, che non essendo finita da Puccini, ha accolto come conclusione l'intervento gestuale delle persone coinvolte

Dapprima di scendere in piazza, con gli studenti è stato fatto un rapido saggio delle tecniche. Abbiamo lavorato su uno stile concordato, l’ultraflat, poi ricreato il lavoro in scala 1:1 , dipinto in gamma di grigi con gli smalti e ingrandito le immagini tramite la tecnica del doodle grid, consigliataci dall’art director, dimostrandosi in molti casi di essere più precisa del proiettore.

laboratorio scolastico sugli smalti e la tecnica di riporto doodle grid

Delle 12 opere, le 6 realizzate dagli studenti sono state: Tosca, Madama Butterfly, Manon Lescaut, la Rondine, Bohemè ed Edgar. Ogni lavoro è stato realizzato da un gruppo di studenti composto dall’autore, la cui proposta è risultata vincente, più il secondo e terzo classificato, più ancora chi voleva partecipare, in quanto tutti gli studenti erano invitati ad assistere insieme ai propri professori.

TOSCA : FRANCINI ALESSIA 4B, ALICE PACINI 4A, ANGELINI ELENA 4B, FILIPPO PENNACCHI 4B

MADAMA BUTTERFLY : BOUALLALI MERYEM 4A, JOSEPH ZWIEBEL 1B, ANGELICA MENCHINI 3B, GRUPPO TOSCA

MANON LESCAUT : MASINI ANNA 4B, LUNARDI SOFIA 4B, BERTI DARIA 3B

LA RONDINE : RICCI ELENA 4A, MASSAI GIULIA 3C, MARMO ALESSANDRA 3C, ANJA TOMEI 4A


BOHEME : TSURKANU YULIA 3B, PETRINI ELENA 3B, ROMANI CHIARA 3B

EDGAR : PAPALINI DOMIZIANA 4B, QUILICI NICCOLO’ 4B, MIGLIORI MARIA 4B, ORSI SOFIA 4B

Dodici opere di Puccini in centro a Lucca, sono state fatte e dipinte da tante persone, in questo elenco bisogna nominare anche la squadra di professori che, aderendo con entusiasmo, hanno fatto si che questo lavoro scolastico diventasse qualcosa di ben fatto. I professori da ringraziare sono: partendo dal Dirigente Scolastico la prof.ssa Maria Pia Mencacci, la prof.ssa di pittoriche Enrica Giannasi, i proff di scultura Saveria Rizzo e Giuliano Toma, i referenti artistici insieme a me, Michele Martinelli e Roberto Giorgetti, più l’aiuto della prof.ssa Barbara Baroncelli e per il PCTO la prof.ssa Lucia Marcacci, inoltre si ricorda anche gli autori del filmato di tutto il progetto, che sono Lavinia Andreini e Michele Celli, e il colorificio Bevilacqua di San Concordio.

Desidero concludere con un pensiero nato in me lungo il percorso: – Dobbiamo dare fiducia ai giovani e fargli fare le cose vere e concrete. Hanno dimostrato di essere bravi e di sapersi comportare davvero bene, potendo insegnare tante cose agli adulti, partendo dal sorriso. Infine, una società o una persona che dimostra di avere fiducia nei giovani, dimostra anche di averne in se stessa e nel proprio domani.

Santi e Mostri

Il mostro di plastica che inquina gli ecosistemi e la sua redenzione nel riuso

Presento le creature realizzate dal rifiuto di plastica, prodotte dalla mia 4°A 2020/21. Le opere saranno presenti nella galleria virtuale del concorso “Santi e Mostri” insieme ad altri lavori di artisti e creativi riuniti nell’iniziativa lanciata dall’ associazione Cam on/circuito off