Le serrande di Puccini

Dipingere insieme agli studenti le opere di Puccini, su 12 serrande metalliche nel centro di Lucca, poteva essere impresa ardua e rovinosa, vista la naturale inesperienza della scuola in questo ambito. Cosa ancora più allarmante il fatto che queste pitture, in smalto da cancellata, sarebbero spuntate nel cuore di un centro storico tra i più belli d’Italia, rischiando di cozzare e stridere con i palazzi e le chiese di bellezza secolare.

Invece è stato il contrario, i passanti ringraziavano i ragazzi e gli artisti esclamando: “ Bravi, finalmente un pò di colore!” e in diversi sono stati così entusiasti da intraprendere commissioni private.

Qualcosa ha voluto e ha fatto in modo che tutto il progetto sia stato un grande successo; forse è merito della valida progettazione fatta a scuola, della sicura supervisione dell’art director, dell’utilizzo dei migliori colori sul mercato, del prezioso contributo degli artisti in gioco, della notevole buona sorte e probabilmente anche e soprattutto, della voglia e dedizione che gli studenti hanno dimostrato e riversato lungo via San Paolino, via di Poggio e piazza della Cittadella. Grazie a tutto questo il simposio di street art pucciniana è stato un grande successo.

I rubinetti pubblici utili al nostro lavoro offerti dalla bella Lucca, le vasche della "Pupporona"

Due donne, le donne di Puccini, fondatrici dell’associazione culturale la Bohemé, il soprano Silvana Froli e il segretario artistico Tiziana Criscuoli, sono state loro ad aver avuto l’idea di utilizzare il linguaggio di strada, la street art, per ricordare a tutti l’opera di Puccini, chiedendo di creare questo racconto visivo ai giovani studenti del Liceo Artistico Passaglia. Il loro associazionismo e la loro passione ha fatto anche in modo di reperire i fondi e le concessioni necessarie per realizzare l’intera opera – Viva le sentinelle di Lucca!

Dodici opere pucciniane raffiguranti dodici donne, 6 di queste agli studenti e 6 agli artisti. Una spartizione che ha caratterizzato profondamente il progetto, attuando il modo più nobile di fare scuola, dando vita ad un vero simposio, dove gli allievi lavorando insieme ai maestri si sono scambiati saperi vicendevolmente. Qualcosa che ricorda da vicino le botteghe passate dell’arte italiana, dove gli allievi toccavano l’opera dei maestri.

L'art director Marco Galli (Marco Fine) che esegue la sua "LE VILLI" facendosi aiutare dagli studenti del liceo.

Dodici opere, 6 realizzate dagli artisti: Marco Fine per le Villi, Rick Rojnic per Suor Angelica, Rosmunda per la fanciulla del West, Giulia Oblo per Gianni Schicchi, Am’lrumdame per Tabarro, Gammaphi per Turandot

Rick RojnicSuor Angelica

Rosmunda - la fanciulla del West

Giulia Oblo – Gianni Schicchi

Am'lrumdameIl Tabarro

Gammaphi - Turandot, che non essendo finita da Puccini, ha accolto come conclusione l'intervento gestuale delle persone coinvolte

Dapprima di scendere in piazza, con gli studenti è stato fatto un rapido saggio delle tecniche. Abbiamo lavorato su uno stile concordato, l’ultraflat, poi ricreato il lavoro in scala 1:1 , dipinto in gamma di grigi con gli smalti e ingrandito le immagini tramite la tecnica del doodle grid, consigliataci dall’art director, dimostrandosi in molti casi di essere più precisa del proiettore.

laboratorio scolastico sugli smalti e la tecnica di riporto doodle grid

Delle 12 opere, le 6 realizzate dagli studenti sono state: Tosca, Madama Butterfly, Manon Lescaut, la Rondine, Bohemè ed Edgar. Ogni lavoro è stato realizzato da un gruppo di studenti composto dall’autore, la cui proposta è risultata vincente, più il secondo e terzo classificato, più ancora chi voleva partecipare, in quanto tutti gli studenti erano invitati ad assistere insieme ai propri professori.

TOSCA : FRANCINI ALESSIA 4B, ALICE PACINI 4A, ANGELINI ELENA 4B, FILIPPO PENNACCHI 4B

MADAMA BUTTERFLY : BOUALLALI MERYEM 4A, JOSEPH ZWIEBEL 1B, ANGELICA MENCHINI 3B, GRUPPO TOSCA

MANON LESCAUT : MASINI ANNA 4B, LUNARDI SOFIA 4B, BERTI DARIA 3B

LA RONDINE : RICCI ELENA 4A, MASSAI GIULIA 3C, MARMO ALESSANDRA 3C, ANJA TOMEI 4A


BOHEME : TSURKANU YULIA 3B, PETRINI ELENA 3B, ROMANI CHIARA 3B

EDGAR : PAPALINI DOMIZIANA 4B, QUILICI NICCOLO’ 4B, MIGLIORI MARIA 4B, ORSI SOFIA 4B

Dodici opere di Puccini in centro a Lucca, sono state fatte e dipinte da tante persone, in questo elenco bisogna nominare anche la squadra di professori che, aderendo con entusiasmo, hanno fatto si che questo lavoro scolastico diventasse qualcosa di ben fatto. I professori da ringraziare sono: partendo dal Dirigente Scolastico la prof.ssa Maria Pia Mencacci, la prof.ssa di pittoriche Enrica Giannasi, i proff di scultura Saveria Rizzo e Giuliano Toma, i referenti artistici insieme a me, Michele Martinelli e Roberto Giorgetti, più l’aiuto della prof.ssa Barbara Baroncelli e per il PCTO la prof.ssa Lucia Marcacci, inoltre si ricorda anche gli autori del filmato di tutto il progetto, che sono Lavinia Andreini e Michele Celli, e il colorificio Bevilacqua di San Concordio.

Desidero concludere con un pensiero nato in me lungo il percorso: – Dobbiamo dare fiducia ai giovani e fargli fare le cose vere e concrete. Hanno dimostrato di essere bravi e di sapersi comportare davvero bene, potendo insegnare tante cose agli adulti, partendo dal sorriso. Infine, una società o una persona che dimostra di avere fiducia nei giovani, dimostra anche di averne in se stessa e nel proprio domani.

GERRY

Questa piccola scultura è dedicata a Gerry, un amico , una persona buona, un piccolo Pan, un contadino della foresta: – Gerry sei andato via, eppure vedo ancora i tuoi piedi nell’erba, ancora tocchi la natura con dono. L’aglio sulle piante contro i parassiti, la vanga e la cariola per fare i poggi, il bambù che batte gli ulivi. Tutto nella natura è bello per te, anche la carogna di un gatto morto, che prendi con le mani nude e lo sotterri insieme a un sorriso.

RIP Gerry

Gesso patinato, 40 x 15 x 8 cm, inserti in metallo di Kallamity

Farai fiorimenti ed ornamenti

Dal 3 febbraio al 10 marzo a Villa Bottini di Lucca, nel cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci, sono esposte le opere degli allievi del Liceo artistico musicale Passaglia.

Anche quest’anno grazie all’invito del centro culturale del Compitese, il Liceo Passaglia entra in questa Villa splendida, di proporzioni e grazia ineguagliabili e nonostante il freddo da geloni ai piedi, partecipa con gioia e gratitudine.

Le opere prodotte dagli studenti hanno dell’incredibile, per la bellezza e la velocità con cui le hanno eseguite,  perché per fare le cose fatte bene occorre tanto tempo! Calcolando le ore a disposizione nei laboratori, mediamente di 5 ore a settimana, su tre mesi utili prima dell’evento, se ne ricava una settimana lavorativa di 8 ore al giorno. Parliamo di una sola settimana di lavoro!!

Anche per questo motivo molti professori preferiscono non partecipare a simili progetti, perché si corre il rischio di fare le cose fatte male e trascurare una buona trasmissione del sapere. . come dargli torto??! Pur tuttavia la qualità prodotta mi fa pensare che sarebbe stato un peccato non azzardare.

La cosa più sorprendente è il baleno, la velocità con cui dà un’idea abbozzata, da una proposta suggerita, il corpo della mostra ha preso forma.

Ci vuole molto lavoro per predisporre le strutture espositive e coordinare un gruppo così grande sullo stesso argomento. Eppure l’organismo scolastico policentrico, multiforme, difficile da coordinare ( il Passaglia ha tre sedi e quattro plessi in totale), ha il potere di avanzare e crescere con grande rapidità, dando ragione ai sistemi più evoluti, che Leonardo studiava prima di noi , quelli vegetali ad esempio o delle intelligenze di sciame, strutture che proprio perché divise in tante parti, ognuna sostituibile, ognuna dotata di diverse intelligenze, risultano essere più efficienti.

Qui vediamo l’installazione di un gruppo classe che reinterpreta la Vergine delle rocce di Leonardo come nascita del mondo o Big Bang sospeso. L’opera è stata “ultimata” durante l’inaugurazione con la performance di Nicola Fortuna che vi metteva al centro sassi sospesi in equilibrio.

Una composizione in continuo divenire in quanto ogni volta che i sassi cadono, uno studente, Giona, porta sempre una nuova tensione o una nuova quiete al suo interno.

Creare una installazione in cui diversi gruppi concorrono è stato difficile e snervante, perché diametralmente opposto al sistema piramidale a cui siamo abituati. La struttura a rete di cui stiamo parlando, ha impedito un controllo centrale e questo può essere disarmante ma ha portato ottimi frutti, rimanendo come unica strada praticabile quella di costruire per tentativi, forse il vero problem solving.



(..) Non è semplice creare un dialogo fra passato e presente, calarlo nella realtà dell'apprendimento, della scoperta, del fare artistico. Ancor più complesso se  l'interlocutore, così lontano nel tempo, è l'espressione del genio per eccellenza. Un confronto simile potrebbe intimorire, oppure far germogliare i semi di una creatività acerba ma straordinariamente vitale. La mostra delle opere degli allievi del Liceo artistico e musicale Passaglia ci racconta  un percorso, una scoperta che parte dallo studio delle opere e del lavoro di Leonardo da Vinci lasciando i ragazzi liberi di ispirarsi e creare, con i propri mezzi e con il proprio stile. (dal comunicato stampa di Paola Massone)
  

Alcuni lavori, forse quelli dal linguaggio più attuale, scherzano con il pubblico facendolo interagire tramite pop-up o qrcode, chiedendo una partecipazione attiva dello spettatore

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Leonardo diceva di non aver mai inventato nulla ma di aver sempre copiato osservando la natura, e forse le opere che hanno intrapreso questa strada sono per me le più emozionanti

Le persone da ringraziare per questo evento sono innumerevoli, e buona pratica è farlo anche con se stessi, grazie dude! e grazie a Marco Pardini, il naturopata, etnobotanico e tanto altro, che ha tenuto per noi una lezione ficiniana sulla simbologia dei fiori ritratti nella Vergine delle rocce.

Grazie al prof. Francesco Micheli per l’intrigante e affollata conferenza sul mistero di Leonardo scultore e ai professori del musicale Mirella di Vita, Francesco Ciampalini e Rosella Isola per le arie e i concerti dell’inaugurazione, grazie a Paola Massone per il comunicato stampa, grazie all’entusiasmante Anna Lagorio, grazie a Luca Nicolai per il laboratorio “questo non è un foglio” e a Nicola Fortuna per la performance da cardiopalma e grazie all’immancabile collante di tutto ciò, l’anima di Villa Bottini, il prof. Roberto Giorgetti! Poi ricordiamo la magistrale guida del prof. Giuliano Toma, la prof.ssa Marilena Sabbatini, la prof. Enrica Giannasi, il prof. Federico Baldassini, la prof.ssa Chiara Santarlasci, la prof.ssa Saveria Rizzo, e il prof. Michele Martinelli per il manifesto insieme allo studente Marco Milanesi, grazie al poliedrico prof. Domenico Troiani, al leggendario prof. Biagini, Luca Calabrese, Fabio Bagnatori, Giovanni Calleri e il gruppo di sostegno, grazie a quel tornado di Federico Pesci, Max Merler e Daniela Cappello, il DS Maria Pia Mencacci e la mia lady Nathalie Alony.. ma davvero grazie soprattutto ai veri fautori, grazie a tutti gli studenti..

“Da..A” il Liceo Artistico Passaglia a Villa Bottini

“Da..A” come Dare, come Dada o come da Me a Te. Ha inaugurato il 4 febbraio 2018 la mostra “Da..A” del Liceo Artistico Musicale Passaglia a villa Bottini, portando in scena un dialogo e confronto tra studenti e professori, ma anche tra operatori e fruitori. 

Entrando nella villa, all’inizio del percorso si è accolti da una duplice lavagna che invita il pubblico a scriverci sopra partecipando al gioco delle contrapposizioni, che è poi lo stesso con cui è stata concepita la mostra. Mettere assieme elementi affini e opposti: studenti e professori, vecchio e nuovo, serio e faceto; perché volendo rappresentarla, la scuola, bisogna utilizzare tutti i colori e questa sua estensione dal basso all’alto era per noi la meraviglia da raccontare.

Scultura della prof.ssa Musumeci in relazione alle copie studentesche da modello

  

Dal contrasto di stili e l’assonanza tra i vari si genera il dialogo e la lingua particolare che si parla al Liceo Artistico, un luogo dove ci si confronta e influenza a vicenda tramite pensiero e atto del fare, un luogo unico nel suo genere.

Dall’allestimento della mostra

 

Il meccanismo magico e caleidoscopico dell’atto creativo si propaga all’interno delle aule e dei laboratori artistici contagiando l’insieme e portando sempre nuovi frutti.

Due studi di ritratto guardano il disegno tutt’altro che accademico nel mezzo

Il pappagallo della maestra carrista Federica Lucchesi aleggia sopra i bozzetti dei suoi alunni

 

I bozzetti per costumi di carnevale e il pappagallo

 

Un costume di carnevale realizzato e indossato da un alunno

 

La mostra Da..A è formata da due ambienti principali: al piano nobile della villa sono esposti i lavori di disegno, scultura e design degli studenti del Liceo insieme ad alcune opere dei loro insegnanti, mentre nei sotterranei dell’edificio si trovano le opere dei professori in dialogo con i loro predecessori e una stanza per i lavori multimediali.

Teste e busti in cartapesta

Testa in terracotta e metallo di una studentessa e il mio bronzo del “metacavallo”

L’opera contemporanea di uno studente in contrapposizione con un modello classico

Opere presenti nei sotterranei della villa del prof. Giuliano Toma

 

Nell’insieme una mostra che ha cercato di rappresentare lo spazio scolastico e portarlo in scena per mostrarsi e ottenere maggior consapevolezza delle proprie potenzialità in relazione al bello.

L’opera matrice da cui ho ricavato il lab di alberi in ceramica

Alcuni alberi in ceramica degli studenti

 

Un lab creativo di sostegno con l’opera dell’insegnante C. Bellavista affiancata da quella dei suoi alunni

Io e il prof.Giorgetti alla conferenza con il dirigente scolastico

 

La mostra “Da..A” è stata ideata e organizzata oltre che da chi scrive, principalmente da due professori che è doveroso ricordare per il loro impegno e generosità: Roberto Giorgetti e Bianca Musumeci, cui devo un sentito ringraziamento; ed anche grazie ai professori Toma, Rizzo, Lucchesi, Bellavista, Troiani, Matteucci, Chelini (disc.scultoree) Landi, Nacci (disc.pittoriche) Marabotti e Guelfi (disc.multimediali) Pezzini e Aytano (ex docenti) che hanno con la loro partecipazione donato un particolare splendore all’evento espositivo.