Rick Rojnic lo conosco dal 2004, la prima volta che lo vidi lo abbracciai con gioia, mi sembrò di incontrare Goya atterrato nel nostro tempo.

Rick disegna e dipinge ininterrottamente. Disegna su tutto e vede forme reinventandole continuamente.

Sprigiona oggetti, cose e persone immediatamente, come una stampante rapidissima le fa apparire su superfici piatte, sull’ordito della tela o a pelo di roccia.

Ultimamente fa apparire sculture tridimensionali disegnando su scaglie, sassi e blocchi sfaccettati di marmo, onice e macigni informi che raccoglie nei laboratori di Pietrasanta.

Proprio parlando di Pietrasanta e della sua tradizione della statuaria nelle piazze, abbiamo immaginato una mostra creata portando sul suolo grandi menir e dolem dipinti da Rojnic direttamente nelle cave, tra i poggi lunari di pietra, issandoli poi nella città. Pietrasanta, che tramite la lavorazione dei materiali nobili come marmo e bronzo ha costruito la sua grande bellezza e fortuna.

Quello che vorremmo fare è scegliere la cava che può ospitare il progetto. Filmando tutto ad alto livello, in modo suggestivo, partendo con le luci dell’alba e della rugiada, arrivando fino al crepuscolo, e vedere comparire l’opera con lo scorrere dell’inchiostro. Riprendendo l’intero intervento di Rick, dalla scelta della tela cristallina, fino all’evidenza delle forme nascoste nella pietra e la posa dell’opera sul suolo civile. Un’intervento rapidissimo e ricco di sorpresa.

